Ti è mai capitato di ricevere una mail e pensare: “Ma cosa vuole ancora da me?”
Purtroppo, se mandi mail a caso è la stessa cosa che pensano i tuoi iscritti.
La buona notizia è che non serve diventare guru del marketing per scrivere newsletter che vengano lette davvero. Bastano pochi trucchi per trasformare le tue email in messaggi attesi e letti con piacer, senza il rischio di finire nel dimenticatoio.
Qui ti parlo di 4 cose a cui fare attenzione per alzare il tasso di apertura, costruire una mailing list sana e, ovviamente, farti leggere.
1 – La mailing list: scrivi alle persone giuste
Il primo dei punti chiave per una newsletter che venga letta, è che venga inviata alle persone giuste: quelle che sono davvero interessate a quello che hai da dire.
Ma mettere insieme una mailing list non significa raccattare indirizzi a caso o importare contatti che non sanno nemmeno chi sei (nel farlo, non solo finiresti nello spam, ma staresti anche violando la loro privacy).
Ma è importante rivolgersi a persone che hanno scelto di riceverti nella loro casella di posta, che hanno voglia di ricevere proprio te. Per questo non è importante che siano tante, è importante che siano, appunto, quelle giuste.
Per trovare queste persone, potresti iniziare a offrire a loro qualcosa in cambio, il famoso lead magnet. Ma attenzione, deve essere qualcosa che parli alle persone che vuoi raggiungere, che risponda a delle loro domande, che tocchi tematiche che interessano a loro, che risolva dei loro problemi.
Appurato questo, può essere anche qualcosa di semplice:
- una checklist pratica;
- un breve e-book;
- un mini corso;
- un template che possano usare subito.
2 – l'oggetto della mail è il tuo superpotere
L’oggetto è la prima cosa che le persone vedono di una mail e, almeno quel quelle di cui abbiamo parlato all’inizio, è anche l’unica.
Quelle poche parole, che spesso scriviamo distrattamente, hanno il potere di far sì che quello che scriviamo venga aperto, o dimenticato in mezzo alle tante mail non lette.
Ma come si scrive un oggetto efficace, che incuriosisca le persone e faccia leggere le tue mail?
- Vai subito al dunque: no a giri di parole e frasi generiche tipo “Newsletter del mese”;
- Stuzzica la curiosità di chi ti legge, prometti loro qualcosa: che sia ottenere un beneficio o leggere qualcosa che può interessargli;
- Personalizza la mail rivolgendoti direttamente a chi ti legge: quasi tutte le piattaforme di newsletter permettono di farlo. Un piccolo gesto che fa sentire chi ti legge chiamato in causa;
- Usa il tono di voce del tuo brand, qualsiasi esso sia, così che le tue email siano subito riconoscibili, e autenticamente tue;
- Resta sotto i 50 caratteri, altrimenti sui dispositivi mobili potresti trovare parole tagliate e frasi interrotte.
3 – Non dimenticarti il pre-header
Sai quella riga di testo che compare accanto (o sotto) all’oggetto delle email, quando ti arrivano nella casella di posta? Quella è il pre-header, e può fare la differenza tra un’email aperta e una ignorata.
Il pre-header è un po’ il “braccio destro” dell’oggetto:
- aiuta a dare contesto alla mail;
- stuzzica la curiosità di chi legge;
- completa il messaggio dell’oggetto senza svelare troppo.
Peccato che spesso venga ignorato e, se non lo scrivi tu, di default viene riempito con le prime righe della tua email. No, prima che te lo chieda, non è quasi mai una buona idea. Immaginati una mail che, come anteprima, ti propone questo: “Ciao, come stai? Oggi voglio parlarti di…” Non è troppo accattivante, non trovi?
Quindi come fare? Tratta oggetto e pre-header come un tutt’uno, dove l’uno complementa l’altro.
4 – L’orario migliore per inviare la tua newsletter
Qui ti confesso una cosa: ti ho un po’ mentito. L’orario “perfetto” per inviare una newsletter non esiste. O meglio, non esiste un orario universale che funzioni per tutti i casi, ma esiste l’orario giusto per la tua audience e per la tua mailing list.
Come trovarlo?
La risposta è semplice (anche se non sempre comoda): testando.
Il primo passo è iniziare a inviare le tue email e monitorare cosa succede. Se vuoi fare le cose ancora meglio, puoi usare gli A/B test, una funzione che molte piattaforme di email marketing mettono a disposizione:
- dividi la tua lista in due gruppi;
- invii la stessa newsletter in due orari diversi;
- confronti i risultati e scopri quale fascia oraria funziona meglio.
Ci sono anche delle linee guida di buon senso che puoi tenere a mente:
- se il tuo pubblico lavora in ufficio, forse spedire alle 10 del mattino di martedì non è proprio il massimo (indovina dove finisce la tua email? Sotto a mille notifiche);
- Se invece parli a freelance o a chi lavora da casa, magari puoi osare orari meno “classici”.
Insomma, non aver paura di sperimentare: osserva, impara, aggiusta il tiro e vedrai che troverai il momento migliore per i tuoi lettori.
Dialoga con il tuo pubblico e costruisci relazioni
Alla fine, però, trucchi e tecniche “furbe” non possono fare miracoli. La vera chiave per scrivere newsletter che vengano lette, è pensare alle persone che ti leggono e che si sono iscritte alla tua lista. Scrivi per loro, ascoltale, rispetta il loro tempo e parla delle cose che interessano a loro.
I dettagli – dalla mailing list, all’oggetto, al pre-header, fino all’orario di invio – sono importanti e vanno curati, certo, ma l’obiettivo finale deve essere sempre uno: scrivere per le persone che hanno deciso di darti fiducia, e costruirci delle relazioni autentiche
Infine: non smettere mai di testare e sperimentare. Perché le email migliori non arrivano mai al primo colpo, ma sono quelle che evolvono e migliorano, ascoltando il tuo pubblico.