Nella comunicazione – sia personale che di brand – le parole che usiamo sono solo una parte del messaggio. Il come le diciamo, infatti, ha un peso altrettanto importante.
Ed è proprio qui che entra in gioco il tone of voice della tua comunicazione: il modo in cui scegli di esprimerti, capace di accorciare le distanze o crearne di nuove, trasmettere calore o autorevolezza, rassicurare o generare ansia.
È grazie al tono di voce che instauriamo relazioni con chi ci legge, relazioni uniche, proprio come succede nelle nostre conversazioni quotidiane.
Ma cos’è il tono di voce di un brand? Cosa si intende?
Immagina il tuo brand come fosse una persona. Come parlerebbe?
- Ha una voce accogliente e rassicurante?
- È più serio e formale?
- Oppure è fuori dagli schemi, con una battuta sempre pronta?
Questo è, in sintesi, il tone of voice di un brand: il tratto distintivo che permette alle persone di riconoscerlo immediatamente ovunque si trovino, che stiano navigando
per il sito web, scrollando i canali social o ricevano una email.
Un tono di voce, per essere efficace e identificativo, deve però essere anche coerente nel tempo: se cambia senza logica, rischia di generare confusione e di allontanare il pubblico invece di rafforzare il legame con esso.
Pensa a Taffo che pronuncia un sobrio elogio funebre o a Apple che adotta un linguaggio irriverente e ironico. Sarebbero ancora gli stessi brand? Probabilmente no.
Quanti tone of voice esistono nel marketing?
Ma come si definisce in modo chiaro un elemento così soggettivo come il tone of voice della tua comunicazione? Non è semplice, ma alcuni esperti ci hanno provato.
Ad esempio, Valentina Falcinelli, nel suo libro Testi che Parlano, ha sviluppato un metodo per classificarli in base alla “temperatura” del linguaggio, creando un vero e proprio termometro del tono di voce.

Il freddo del tono burocratico
Iniziamo dall’estremo più freddo, dal gelo dei toni Burocratico-istituzionali.
Qui troviamo molte delle pubbliche amministrazioni, che se ne stanno lontane, guardandoti un po’ dall’alto in basso, parlando in terza persona, con tante subordinate e usando parole tecniche e altisonanti.
Questo tono di voce non osa e non si espone, ma per questo motivo raramente riesce a creare un legame autentico con il pubblico. Ti verrebbe mai voglia di fare una chiacchierata con la tua banca?
Un tono irriverente: talmente caldo che scotta
All’estremo bollente, troviamo i toni ironico-aggressivi, tipici dei brand che osano di più.
Qui capita l’esatto opposto di prima, e se i toni freddi non davano nemmeno un po’ di confidenza, i toni caldi te ne danno fin troppa.
Qui l’approccio dei brand è spregiudicato, irriverente e talvolta persino provocatorio, con un’ironia pungente e politicamente scorretta. È un tone of voice rischioso, che può funzionare solo se utilizzato con grande consapevolezza e coerenza.
Se pensi di adottarlo, devi essere sicuro che si allinei perfettamente alla tua identità di brand e che il tuo pubblico lo accetti senza fraintendimenti.
Un tono amichevole che accoglie i tuoi utenti con tepore
Tra i due estremi, esiste una gamma di toni caldi e neutri, che rappresentano la scelta della maggior parte dei brand.
Qui, spesso, ci sentiamo a casa: tra dei toni amichevoli, accoglienti e familiari. È il tone of voice più adatto alla maggior parte dei brand e degli stili di comunicazione, perché instaura un dialogo naturale e rende il brand più umano e accessibile.
Il Tone of Voice giusto per la tua comunicazione
Ora che hai visto, più o meno, le varie sfumature che si possono trovare, non resta che scegliere il tone of voice della tua comunicazione.
Non esiste una risposta giusta o sbagliata, perché il tono di voce deve rispecchiare la tua identità di brand e il modo in cui vuoi comunicare con il tuo pubblico. Ciò che conta davvero è la coerenza: una volta trovato il tono giusto, usalo sempre, ovunque.
Ricorda che il tuo tone of voice non è solo una scelta stilistica, ma un vero e proprio elemento strategico. Ti aiuta a costruire fiducia, a distinguerti dai competitor e
a far sentire le persone a casa quando leggono i tuoi contenuti.
Quindi, che sia caldo o burocratico, ironico o istituzionale… fai che sia la tua voce.
E non temere, se vorrai cambiarla in futuro, c’è sempre tempo!
Quale pensi sia il tone of voice della tua comunicazione?