Davide Riccio Copywriting

Nei primi anni 2000, i blog hanno iniziato a diffondersi sul web, diventando un vero e proprio fenomeno. Poi sono arrivati i social, con i loro feed carichi di immagini, testi e video brevi, e oggi, vent’anni dopo, scorriamo questi contenuti a una velocità sempre maggiore. 

Come se non bastasse stiamo assistendo all’esordio dell’intelligenza artificiale, che sta rivoluzionando il modo in cui fruiamo i contenuti online, facendoci mettere in discussione ciò che leggiamo.

Quindi, dopo questa premessa, ha ancora senso scrivere un blog nel 2025? Oppure dovremmo abbandonarlo in favore di social più diffusi come TikTok e Instagram?

La risposta breve? Il blogging è più vivo che mai e, se fatto bene, rimarrà uno strumento insostituibile ancora a lungo.
La risposta lunga? Te la illustro in 4 motivi.

 1 - Blog o Social: l'importanza di un canale proprietario

I social network, lo sappiamo, cambiano continuamente

  • Gli algoritmi fanno un po’ quello che vogliono e penalizzano ogni mese formati diversi.
  • Contenuti e post per cui abbiamo speso tanta fatica perdono improvvisamente visibilità.
  • Funzioni e formati che cambiano di posto e forma (storie in evidenza, sto guardando voi).
  • Piattaforme che chiudono o vengono bloccate da un giorno all’altro.

E noi, in balia di questi eventi, che possiamo solo osservare e subire.
La verità è che i social media sono “case in affitto”: possiamo abitarle per tantissimo tempo e starci benissimo, ma lì dentro resteremo sempre ospiti.
E se domani il tuo account venisse chiuso o il social che usi sparisse – pensa anche solo alla recente vicenda di TikTok negli Stati Uniti – tutto il tuo lavoro e i contenuti che hai creato nel tempo potrebbero svanire in un attimo.

Un blog, invece, è “casa tua”, e l’importanza di avere un canale proprietario, sta proprio qui: 

  • puoi creare contenuti di valore, che rispecchiano i tuoi valori e la tua professionalità. 
  • quello che scrivi rimane accessibile nel tempo, senza rischiare di perdere tutto per i capricci degli algoritmi e delle piattaforme. 
  • il tuo lavoro viene valorizzato per la sua profondità e per la cura con cui è stato scritto, e non perché sta seguendo il trend del momento.
 

2 - Il content marketing dell’autorevolezza e dell’autenticità

Se però ti piace quel brivido di imprevedibilità che solo gli algoritmi portano e, tutto sommato, nei social ti trovi bene, lascia che ti dia un’altra ragione per aggiungere il blog al mix di content marketing: la credibilità.

Siamo sempre più sommersi da annunci pubblicitari che ci assordano con le loro offerte imperdibili, i loro sconti mai visti prima, e altre frasi che abbiamo visto fino alla nausea. L’obiettivo? Farci comprare, comprare e ancora comprare. E ne siamo abbondantemente stufi. 

Sempre più persone (circa il 70-80% degli utenti, secondo Search Engine Land) usano AdBlock e ignorano volontariamente gli annunci sponsorizzati.

In questo scenario, come puoi distinguerti e guadagnarti la fiducia del tuo pubblico?

Sponsorizzate vs organico

Quando vediamo una sponsorizzata, è davvero raro che decidiamo di comprare quello che propone davvero di getto, senza nemmeno capire chi abbiamo davanti e valutare se può interessarci.

Gli annunci a pagamento funzionano, ma hanno un grande limite: la fiducia degli utenti non si compra. E per quanto tu possa bombardarli di annunci, se non si fidano di te e del tuo brand, non compreranno mai.

Il blog, invece, con i suoi risultati organici, fa l’esatto opposto: dimostra il reale valore di un contenuto, senza che ci siano boost a pagamento. Se il tuo articolo appare nei primi risultati di ricerca organici, significa che Google e i suoi utenti lo considerano utile e affidabile. Questo genera un effetto domino: più visibilità, più traffico qualificato, più clienti fidati.

3 - Creare una community: il blog come spazio di dialogo

Immagina di entrare in un locale affollatissimo: musica alta, luci abbaglianti e decine di persone che cercano di attirare la tua attenzione. Qualcuno ti urla qualcosa all’orecchio, ma tu stai già faticando a seguire una conversazione con qualcun altro. Questo, in sintesi, è l’esperienza dei social media: un flusso costante di contenuti, rumore e distrazioni, dove è difficile costruire un vero dialogo.

Il blog, invece, è come un salotto tranquillo: dove puoi sederti, prenderti il tuo tempo e parlare direttamente con il tuo pubblico. Qui non devi competere con decine di altre voci o adattarti ai capricci degli algoritmi. Puoi creare un dialogo autentico, rispondere ai commenti, approfondire argomenti e costruire relazioni con i tuoi ritmi.

La sezione commenti, ad esempio, non è solo uno spazio per feedback, ma un’opportunità per ascoltare il tuo pubblico, capire i suoi bisogni e rispondere alle sue domande, senza dare troppo ascolto alle famose vanity metrics (like e follow).

4 - Migliorare la SEO e aumentare la visibilità online

Ma non temere, non esistono solo motivazioni puramente valoriali. Il blog è anche il tuo migliore alleato per apparire più in alto nei motori di ricerca (o, semplicemente, per apparirci e basta) e ottenere più visite al tuo sito web.

Gli articoli del blog, se scritti in ottica SEO, sono una rete di contenuti che i tuoi potenziali utenti possono trovare mentre navigano sui motori di ricerca. Ogni post è un’opportunità per attirare traffico organico, rispondere alle domande del tuo pubblico e posizionarti come un’autorità nel tuo settore.

Questo non solo ti porta visite qualificate, ma aumenta l’autorevolezza del tuo brand agli occhi di Google. Più utenti scelgono il tuo sito per trovare risposte, più il motore di ricerca ti premia, migliorando il tuo posizionamento e facendoti trovare da ancora più persone.

Quindi? Non è troppo tardi per scrivere un blog (anzi, è il momento migliore!)

In un’epoca in cui i social media sono sempre più volubili e i contenuti cambiano ogni giorno, il blog rappresenta un investimento solido e duraturo

Ti permette di:

  • costruire un rapporto di fiducia con il tuo pubblico, 
  • migliorare la tua visibilità online,
  • consolidare la tua autorevolezza come professionista.

Se non hai ancora un blog, il 2025 è l’anno giusto per iniziare. E se ne hai già uno, è il momento di valorizzarlo al massimo.

Il blogging non è morto, anzi: è più vivo che mai!

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